Presentazione Tour of the Alps 2017

Il Tour of the Alps 2017 segna l’inizio di una nuova era. L’ex-Giro del Trentino si rinnova cambiando il nome e variando il numero di tappe che quest’anno saranno cinque contro le quattro delle ultime tre edizioni. Novità importanti che arrivano anche dal percorso visto che quest’anno la corsa valida per la Ciclismo Cup partirà dall’Austria, dove si snoderà metà della corsa. Questi elementi, tuttavia, non alterano l’essenza della prova organizzata dal GS Alto Garda, che conserva la palma di prova chiave nella marcia di avvicinamento al Giro d’Italia. Nelle ultime due stagioni il Team Sky ha fatto da padrone, vincendo nel 2015 con Richie Porte e nel 2016 con Mikel Landa, mentre l’ultima vittoria italiana risale al 2013 e porta la firma di Vincenzo Nibali.

ALBO D’ORO RECENTE

2016 LANDA Mikel
2015 PORTE Richie
2014 EVANS Cadel
2013 NIBALI Vincenzo
2012 POZZOVIVO Domenico
2011 SCARPONI Michele
2010 VINOKOUROV Alexandre
2009 BASSO Ivan
2008 NIBALI Vincenzo
2007 CUNEGO Damiano
2006 CUNEGO Damiano

IL PERCORSO

17/4 Prima Tappa: Kufstein >Innsbruck (142,3 chilometri)
18/4 Seconda Tappa: Innsbruck > Innervillgraten (181,3 chilometri)
19/4 Terza Tappa: Villabassa > Funes (143,1 chilometri)
20/4 Quarta Tappa: Bolzano > Cles (165,3 chilometri)
21/4 Quinta Tappa: Smarano › Trento  (199,6 chilometri)
Cambia leggermente il format della corsa rispetto alla scorsa stagione. L’assenza della cronosquadre e l’aggiunta di una frazione rende il percorso molto più insidioso ed impegnativo. Già nella prima frazione, che si snoderà tutta in Austria, qualche sorpresa potrebbe arrivare anche se la salita finale che porta ad Hungerber dovrebbe sorridere maggiormente ai cacciatori di tappa rispetto agli uomini di classifica. Discorso simile anche per il giorno successivo con la partenza da  Innsbruck  e l’arrivo a Innervillgraten, con un finale in costante ascesa, ma senza grandi pendenze. Nella terza tappa da Villabassa a Funes invece cambia completamente il discorso con due salita molto dure come Passo delle Erbe e Alpe di Rodengo, quest’ultima lunga 12 chilometri con pendenze che toccano anche il 20% in alcuni punti. Subito dopo questo secondo GPM una discesa molto tecnica ed un tratto in falsopiano che porterà i corridori ai piedi della salita finale. Salita lunga 9 chilometri dove gli uomini di classifica potrebbero iniziare a dire la loro .
Tappa dura anche quella del giorno dopo fra Bolzano e Cles, ma l’ultima salita di Forcella di Brez si conclude a 20 chilometri dalla conclusione e quindi difficilmente ci saranno attacchi da  parte degli uomini di classifica. A chiudere la corsa ci sarà poi la tappa fra Smarano e Trento per un totale di quasi 200 chilometri. Dopo una prima parte con pochi metri di pianura si arriverà al punto chiave della corsa con la salita di Monte Bondone. Una salita lunga ben 22 chilometri che dovrebbe portare grande selezione in gruppo, nonostante la salita si concluda a circa 35 chilometri dalla conclusione. Una volta superato il GPM ci sarà infatti una veloce discesa che porterà i corridori a Trento dove si entrerà nel circuito della Gottarda con la salita di Novaline a 10 chilometri dal traguardo che potrebbe favorire altri attacchi.

I FAVORITI

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Il forfait in extremis di Fabio Aru non sminuisce un parterre di altissimo livello. Molti dei corridori al via saranno poi i protagonisti al Giro d’Italia e quindi vorranno effettuare una sorta di prova. Il pensiero va ad esempio al vincitore uscente dell’ex Giro del Trentino Mikel Landa (Sky) che proverà a centrare il bis. Lo spagnolo potrà contare su una squadra molto forte al suo fianco con Geraint Thomas che anche una valida alternativa. I pericoli principali per la corazzata britannica arrivano da Thibaut Pinot (FDJ) e Rohan Dennis (BMC). Grande curiosità c’è soprattutto intorno all’australiano visto che i risultati ottenuti in una corsa dura come il Tour of the Alps potrebbero esser molto importanti per capire le sue ambizioni per il Giro d’Italia. In casa BMC comunque oltre a Dennis bisognerà fare attenzione anche ad un corridore come Damiano Caruso, che se avrà libertà potrebbe far molto bene.

Oltre al siciliano fra i corridori italiani da tenere in grande considerazione anche Michele Scarponi (Astana), Davide Formolo (Cannondale – Drapac) e Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) che potrebbero portare a casa un buonissimo risultato finale. Test importante anche per Egan Bernal (Androni – Sidermec), dopo le buone prove offerte in questi primi mesi del 2017. Il colombiano sarà una delle tre punte nel gruppo di Gianni Savio, che potrà contare anche su Rodolfo Torres Mattia Cattaneo. Tanti poi i possibili outsider a partire da Emanuel Buchmann (Bora – hansgrohe) e Sergey Firsanov (Gazprom – RusVelo), passando poi per Stefano Pirazzi (Bardiani – CSF), Edoardo Zardini (Bardiani – CSF), Sergio Pardilla (Caja Rural – Seguros RGA), Ivan Santaromita (NIPPO – Vini Fantini), Alexander Foliforov (Gazprom – RusVelo), Damiano Cunego (NIPPO – Vini Fantini), Francesco Manuel Bongiorno (Sangemini – MG.Kvis), Nicola Gaffurini (Sangemini – MG.Kvis), Danilo Celano (Italia) ed il terzetto della Wilier – Selle Italia con Matteo BusatoCristian RodriguezDaniel Martinez

MATERIALE TECNICO

 

 

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